Da “System” a “Macintosh System Software”
Inizialmente, il sistema operativo del Macintosh era conosciuto come System (1984). Successivamente, dal 1987, assunse il nome Macintosh System Software. Queste versioni venivano spesso distribuite gratuitamente o vendute come aggiornamenti separati per i computer Macintosh.
Transizione a Mac OS
All’inizio degli anni ’90, le versioni System 6 e 7 iniziarono a sembrare obsolete. Apple avviò lo sviluppo di un nuovo sistema operativo chiamato Copland, ma il progetto non fu mai completato.
Per questo motivo, nel 1996 Apple decise di rinominare il sistema classico in Mac OS e di integrare alcune idee di Copland con le tecnologie esistenti.
Dal 1999, questo sistema prese il nome di Mac OS Classic, per distinguerlo dal suo successore principale: Mac OS X.
Acquisto di NeXT e nascita del successore
Alla fine del 1996, Apple acquistò la società NeXT di Steve Jobs, che aveva sviluppato il moderno sistema OPENSTEP (basato su Unix). Questo passo cambiò radicalmente la strategia di Apple.
Nel 1997–1998, il nuovo sistema fu sviluppato con il nome Rhapsody, offrendo:
Yellow Box – una nuova interfaccia di programmazione, ereditata da OPENSTEP.
Blue Box – un ambiente in cui era possibile eseguire le applicazioni del vecchio Mac OS Classic.
Funzioni moderne come protezione della memoria e multitasking preemptive.
Questo preparò il terreno per Mac OS X, che divenne la base dei moderni sistemi operativi Apple, incluso il macOS utilizzato ancora oggi.